Qui di seguito, un interessante commento ed un importante contributo inviato dalla calciatrice dell’A.C.F. Torino, Bianca Mihaela Raicu, in merito all’articolo dell’Avv. Huberto M. Germani sulla situazione del calcio femminile in Italia (si veda la News 15/2018):
«Condivido il pensiero sull’importante crescita recente del calcio femminile grazie alle fondamentali azioni e normative introdotte dalla F.I.G.C.
Ma è innegabile che l’ingresso della Juventus abbia avuto un ruolo importante portando un forte interesse non solo degli “addetti ai lavori” ma anche un incremento di pubblico e sponsor.
Siamo ancora lontani dai numeri di spettatori che seguono il calcio femminile in Spagna, Inghilterra o Francia, però al seguito della Juventus nel suo storico esordio coppa Italia, niente meno poi che affrontando il derby con il Torino C.F, il numero di spettatori ha superato in una sola volta i dati registrati negli scorsi anni, in particolare in Piemonte.
Anni fa lo stesso Torino ha partecipato in maniera importante e positiva per anni al campionato di serie A e B e al campionato Primavera con diversi successi ma non si erano mai raggiunti questi livelli di interesse.
Certo ci sarà da lavorare molto su tutto il movimento e non solo sulle singole realtà, già a partire dal prossimo anno è prevista una riforma dei campionati femminili per renderli più simili nella struttura ai campionati maschili.
Sarà fondamentale riuscire a trovare investimenti non solo in termini economici ma anche di risorse per far salire di livello tutto il movimento e non rischiare di far sparire le tante società medio/piccole che fin ora hanno investito tanto per questo sport e per permettere alle ragazze di poter seguire la propria passione.
A mio parere sarà però prima di tutto importante superare l’idea che il calcio sia uno sport prettamente maschile.
Negli Stati Uniti d’America, per citare un esempio concreto, le donne sono professioniste a tutti gli effetti e il movimento femminile è molto più seguito che quello maschile.
Da giocatrice credo e spero si possa prendere spunto da questa visione e lavorare in questo senso».
Bianca Mihaela Raicu